Non sono molti in Europa i posti antichi e degni di essere visitati come Palermo, il capoluogo della Sicilia. Luogo dalla storia lunga e illustre, centro di cultura e culla di molti fenomeni sociali con altrettanti miti che li circondano, questa città è stata testimone della giovinezza dell’umanità. Tra le strade e le facciate degli edifici di Palermo si trovano tracce dei cartaginesi e dell’antica Grecia, del Cristianesimo e delle moderne democrazie. I palermitani parlano sia l’italiano che il siciliano e hanno consuetudini e una mentalità estremamente interessanti e, non da ultimo, hanno una cucina che merita di essere esplorata, anche solo per il fatto di essere siciliana.
È uno dei più famosi piatti italiani ed è costituito da sottili fette di melanzana fritte alternate a strati di mozzarella e salsa di pomodoro cotte al forno. Come variante, si può fare la parmigiana usando zucchini o carciofi al posto delle melanzane.
Cominciamo da un piatto la cui origine viene rivendicata da varie parti d’Italia. La Parmigiana è una vecchia ricetta, il che la rende tanto più gradevole, ma chi l’abbia inventata non si saprà probabilmente mai. Come molti piatti italiani è molto nutriente. La Parmigiana è a base di fette di melanzane fritte alternate a strati di formaggio e salsa di pomodoro, formando un piatto dall’aspetto gradevole che viene cotto al forno. Alcune varianti regionali possono prevedere che le fette di melanzana vengano passate nell’uovo e impanate o infarinate prima di essere fritte e utilizzate. La parmigiana si accompagna particolarmente bene al formaggio.
Il Baro è un buono posto per iniziare a esplorare questo tipo di cibo.
Gli arancini sono palline impanate di riso cotto fritte, con un cuore di carne tritata, salsa di pomodoro, mozzarella e spezie. Sono un piatto della tradizione siciliana nato all'epoca della dominazione araba. Il nome deriva dall'aspetto e dal colore di piccole arance.
Come prossimo piatto meglio passare a qualcosa di leggero. Come gli arancini, per esempio, che devono il loro nome alla forma e al colore che hanno queste palline di riso. Sì, gli arancini sono fatti di riso bollito che viene farcito, passato nel pangrattato e poi fritto. Tradizionalmente i siciliani mangiano gli arancini durante i banchetti, quando pasta e pane non vengono consumati. Il tipo più comune che si potrà trovare nei bar e nei ristoranti della Sicilia sono gli “arancini al ragù”, fatti con riso, ragù al pomodoro e mozzarella o altro formaggio.
Indipendentemente dal tipo, è meglio cercarli nei posti che offrono cibo leggero. Il Bat Marocco in questo senso è una garanzia.
Continuiamo con una carrellata di cibi dalle piccole dimensioni ma non per questo meno piacevole dei piatti più sostanziosi. I cantucci sono biscotti con le mandorle cotti due volte per ottenere la loro proverbiale croccantezza. Essendo molto secchi, vengono solitamente consumati immergendoli nel liquore, spesso il Vin Santo, la scelta più ovvia. L’origine del nome è latina, ma il modo di gustarli è senza dubbio italiano e la loro ricetta risale all’Ottocento. Una specialità perfetta per una città tanto ricca di storia. I cantucci sono perfetti come aperitivo o come aggiunta al dessert.
Prova La Cucina Di Alu se cerchi degli ottimi cantucci a Palermo e non dimenticarti che per goderli in pieno devi abbinarli a un buon liquore.
Dessert tipicamente siciliano. Il cannolo è costituito da una cialda fritta tubolare riempita di ricotta mescolata allo zucchero. Furono inventati in occasione del Carnevale e sono considerati simbolo di fertilità. Il cannolo più grande è stato fatto nel 2014 e pesava ben 119.069 kg.
Un altro prodotto di pasticceria che bisogna assolutamente assaggiare a Palermo sono i cannoli. Sono delle cialde di pasta frolla a forma di tubo che vengono fritte e poi farcite con qualcosa di dolce e cremoso. In Sicilia la farcitura è a base di ricotta, ingrediente imprescindibile dei veri cannoli siciliani. Questi deliziosi dolcetti sembra che risalgano a migliaia di anni fa, il che è abbastanza naturale per u posto come la Sicilia. La leggenda vuole che fossero stati inventati dalle concubine degli harem, per evitare il fastidio di cibi pesanti quando intrattenevano i giovani principi. Oggi per fortuna chiunque può godersi un cannolo.
A Palermo i cannoli sono facili da trovare in bar e ristoranti. Esistono però anche posti come Cannolissimo, se si vuole facilitare la ricerca.
Il calzone è una popolare variante della pizza che viene cotta '"chiudendola" a forma di mezza luna, in modo che gli ingredienti rimangano all'interno della pasta. Il più classico è a base di salsa di pomodoro e mozzarella, spesso vi vengono aggiunti ricotta e prosciutto cotto, talvolta altri insaccati o carne tritata. Come la pizza, anche il calzone fu inventato a Napoli, nel XVIII secolo.
Mangiare in Italia e non provare la versione locale della pizza dovrebbe essere considerato un crimine. Naturalmente, Palermo offre qualcosa di unico anche in fatto di pizza, come vedremo oltre, ma molto comune è anche la pizza invertita o calzone. Il calzone è un impasto per il pane che viene cotto al forno dopo essere stato farcito con vati ingredienti quali ad esempio salame, prosciutto, salsa di pomodoro, mozzarella, ricotta e parmigiano o pecorino. In sostanza, essendo ripieno, può a tutti gli effetti essere considerato come una pizza al contrario o una pizza cotta dopo essere stata piegata in due, assumendo il classico aspetto a mezzaluna che ha il calzone.
Un buon posto dove andare a provare il calzone a Palermo è La Romanella.
Questa pasta ripiena tipica del Nord Italia è stata creata nel Quattordicesimo secolo. Il ripieno è solitamente a base di carne ma talvolta può anche essere di pesce, verdure o formaggio. I ravioli si mangiano solitamente al sugo o in brodo.
Adesso la cosa inizia a farsi seria. "Ravioli" è un nome che tutti gli amanti della buona tavola conoscono. Nati da una ricetta risalente al ’Trecento, i ravioli sono un tipo di pasta costituito da un ripieno avvolto in un sottile strato di pasta all’uovo. Consumati in genere con sugo abbondante, si possono a tutti gli effetti considerare una minestra asciutta. Nonostante siano italiani, i ravioli si sono diffusi in tutta Europa, da Cipro alla Costa azzurra. Sono un piatto squisito, relativamente semplice e che sazia molto, perciò mangiali solo se per cena vuoi qualcosa di serio.
Trovi dei buoni ravioli da Il Cambusone.
È uno dei più noti piatti di pasta, che si fa generalmente con spaghetti o altra pasta lunga, guanciale o pancetta, uova, parmigiano, olio d'oliva e pepe nero. Sul perché sia chiamata così ci sono varie teorie, potrebbe essere stato il piatto principale dei minatori di carbone, o forse l'indispensabile pepe nero che vi si aggiunge fa pensare a pezzetti di carbone sulla pasta cremosa.
La Sicilia si vanta di essere autonoma anche dal punto di vista culinario ma nessuno può negare che gli spaghetti alla carbonara, pur essendo tipici di Roma, vengano amati e apprezzati da qualsiasi italiano, per quanto orgoglioso della cucina locale. Gli spaghetti alla carbonara sono pasta condita con uova, formaggio grattato, pancetta e pepe nero. Il piatto un tempo era parecchio diverso e ha assunto la sua attuale versione venendo adottato dai ristoranti e iniziando a essere preparato in casa verso la metà del ‘Novecento. Si dice che la denominazione "carbonara" derivi dal fatto che il piatto venne inventato dai minatori di carbone. Per una carbonara perfetta si predilige l’uso del guanciale al posto della pancetta.
Diverse varianti di spaghetti alla carbonara possono essere trovate da La Pasteria.
Prova il prosciutto crudo, un insaccato delicatamente dolce prodotto dai cosciotti di maiale. Si mangia a fette sottili o in molte ricette con pasta e riso. Molte regioni italiane hanno il loro prosciutto, il più famoso è il prosciutto di Parma, che dopo essere stato salato viene lasciato a stagionare per 8-24 mesi prima di poter essere consumato.
Riduciamo adesso la questione “all’osso”! Il prosciutto è un insaccato che viene solitamente servito come antipasto, avvolto attorno ai grissini o accompagnato da melone o fichi. Si ottiene dalle cosce di maiale e talvolta di cinghiale ed è molto usato anche per farcire panini e tramezzini oppure abbinato all’insalata Caprese con pomodoro, mozzarella e basilico. L’aspetto più complicato del prosciutto è la lunga stagionatura ‒ spesso anche di molti mesi ‒ cui deve essere sottoposto prima di venire consumato, il vantaggio è che non deve essere cotto per cui è un’ottima alternativa ai salumi.
Visto che vorrai ordinare altro oltre al prosciutto, ti consigliamo di andare in un ristorante come Arte e Tradizione, dove troverai molte opzioni.
I crostini vengono serviti come antipasto e sono fette di pane tostato o leggermente cotto in padella, spesso con aglio, e coperto da svariati tipi di paté, formaggi, insaccati, pesce conservato, pomodoro e basilico ecc. I crostini di pane semplici vengono spesso serviti con zuppe e creme di verdura.
Parlando di qualcosa da aggiungere al piatto forte, in Italia non si sbaglierà mai scegliendo un buon antipasto. I crostini, come molti sanno, sono piccole fette di pane grigliato o tostato guarnite con vari tipi di formaggio, paté, carne, verdure e condimenti. Semplicissimi da fare, i crostini sono stati inventati dai contadini di un tempo e sono un piatto longevo e adatto a tutti. A volte vi si aggiunge soltanto un filo di olio di oliva, per riportare la ricetta alle sue antiche e semplici origini.
I crostini in genere si trovano un po’ dappertutto, perciò cercati un posto dove poterli abbinare a molti altri piatti, come Nni Franco U' Vastiddaru.
La pizza fu inventata a Napoli, quando durante una visita della regina Margherita nel 1889 la focaccia, da cui deriva, venne ricoperta di mozzarella, salsa di pomodoro e basilico. La pizza più grande del mondo, che ha conquistato il Guinness dei primati, è stata fatta a Roma nel 2012. Ha ricoperto un'area di 1.200 mq ed era, tra l'altro, senza glutine.
Certo, a consigliare la pizza in Italia sembra quasi di essere svogliati, ma fidati di me, non troverai altri posti dove facciano la pizza come in Sicilia. In effetti, varie parti dell’isola hanno la loro ricetta locale e Palermo ha posti dove si possono trovare praticamente tutte. La pizza "sfincione" è una cosa che qualsiasi persona che mette piede a Palermo dovrebbe provare, e anche se questa particolare varietà potrebbe non piacere a tutti, ne esistono moltissime altre che potranno soddisfare chi è incuriosito dal “Sicilian way” di preparare un piatto così noto. Il modo migliore per distinguere la pizza siciliana dalle altre è guardandola, in quanto è rettangolare e con l’impasto spesso il doppio di una pizza normale.
La Piazzetta offre un’ottima selezione di pizze a Palermo.
Palermo custodisce molti segreti e molti luoghi di interesse per chi vuole arricchire le proprie conoscenze culturali e gastronomiche. Divertiti a scoprirli esplorandola.
2 commenti
Manca il meglio ovvero piatti da street food Palermitano., quarume ( da zù Carmeli) pani ca meusa ( chioschetto corsa dei milla) pane e panelle con cazzille ( nino u panellaru in via oreto) oppure non è Palermo
Non si dice " arancini" ma ARANCINE, anche l'Accademia della crusca lo ribadisce. "Arancini" è la forma dialettale, e deriva da " aranci nichi", cioè piccole arance.