Scopri un assaggio della Polonia al Ristorante Villa Uphagena, situato all'interno del Padiglione Polonia vicino alla stazione metro Rho Fiera a Milano. Conosciuto per la sua atmosfera calda e piacevole, questo ristorante è specializzato in cucina polacca, offrendo piatti semplici ma deliziosi. Tra i punti forti menzionati dai visitatori ci sono i deliziosi Pirogi e le crepes di patate con salmone.
Nonostante la sua presenza consolidata nella scena gastronomica della città, il Ristorante Villa Uphagena rimane in gran parte sottorappresentato nelle guide ai ristoranti più popolari, ad eccezione di una minima presenza su Zomato. Vale la pena notare che i feedback più recenti dei clienti risalgono a nove anni fa, suggerendo una lacuna nelle recensioni contemporanee. Inoltre, dettagli chiave come gli orari di apertura non sono divulgati, influenzando forse la capacità dei potenziali clienti di pianificare efficacemente la loro visita.
Con un livello di prezzo descritto come moderato dai precedenti commensali, il ristorante sembra bilanciare l'esperienza culinaria con l'accessibilità economica. Tuttavia, la mancanza di informazioni recenti può lasciare qualche incertezza riguardo agli standard attuali del servizio e del menu. Si incoraggia gli ospiti potenziali a cercare informazioni aggiornate direttamente presso il locale se si considera una visita.
il primo piatto è stata la zuppa del giorno, che oggi era con funghi, pancetta, uovo sodo (intero), panna.
Gusto molto deciso, non piccante, acidulo, di grande soddisfazione, avrei fatto immediatamente il bis.
Come piatto forte ho preso l'anatra (coscia) con salsa di more. L'anatra era piuttosto coriacea (non tenera come l'anatra presa alla repubblica ceca) e non particolarmente saporita, ma si integrava benissimo con la salsa di more, e il cavolo cappuccio, molto delicato, che era a contorno, un gusto complessivo delicato ma piacevole.
Come dessert ovviamente ho preso la torta di mele, buona anch'essa, in particolare la frolla, ricca e fragrante, mentre il ripieno era meno saporito, buono ma forse un po' troppo delicato.
Sempre per restare in tema con il padiglione, dedicato alle mele, ho preso il cidro di mele, molto meno dolce rispetto a quello provato in Bretagna, piuttosto acidulo, sembrava un vino a gradazione bassissima (3,3 gradi), da solo non mi è piaciuto molto, però come gusto si integrava molto bene con l'anatra.
All'uscita c'era una ragazza che offriva ai passanti le mele polacche fresche e ovviamente per restare in tema, ho preso anche quella (PS piccolo aggiornamento, la mela l'ho mangiata il 17 ottobre, era buonissima, molto succosa, non troppo dolce, anzi con qualche nota amarognola, un gusto molto complesso, non me l'aspettavo proprio) .
Il locale è una grande scatola nera, bianco tutto l'arredo, le due lunghe tavole dove si mangia affiancati, le sedie, le scritte sulla lavagna, il risultato è molto particolare in quanto i posti risultano luminosi e nello stesso tempo comodi e accoglienti.
Servizio veloce, buoni entrambi i piatti provati, il Pate' di cervo marinato accompagnato da una salsa ai lamponi e le Frittelle di patate con salmone affumicato.
Uno tra i più equilibrati di EXPO!
Ambiente piacevole. Personale gentile, pietanze semplici ma deliziose. Ottimi in particolare i Pirogi e le crespelle di patate con salmone.
il primo piatto è stata la zuppa del giorno, che oggi era con funghi, pancetta, uovo sodo (intero), panna.
Gusto molto deciso, non piccante, acidulo, di grande soddisfazione, avrei fatto immediatamente il bis.
Come piatto forte ho preso l'anatra (coscia) con salsa di more. L'anatra era piuttosto coriacea (non tenera come l'anatra presa alla repubblica ceca) e non particolarmente saporita, ma si integrava benissimo con la salsa di more, e il cavolo cappuccio, molto delicato, che era a contorno, un gusto complessivo delicato ma piacevole.
Come dessert ovviamente ho preso la torta di mele, buona anch'essa, in particolare la frolla, ricca e fragrante, mentre il ripieno era meno saporito, buono ma forse un po' troppo delicato.
Sempre per restare in tema con il padiglione, dedicato alle mele, ho preso il cidro di mele, molto meno dolce rispetto a quello provato in Bretagna, piuttosto acidulo, sembrava un vino a gradazione bassissima (3,3 gradi), da solo non mi è piaciuto molto, però come gusto si integrava molto bene con l'anatra.
All'uscita c'era una ragazza che offriva ai passanti le mele polacche fresche e ovviamente per restare in tema, ho preso anche quella (PS piccolo aggiornamento, la mela l'ho mangiata il 17 ottobre, era buonissima, molto succosa, non troppo dolce, anzi con qualche nota amarognola, un gusto molto complesso, non me l'aspettavo proprio) .
Complessivamente soddisfatto, un 3,5 abbondante.
Servizio veloce, buoni entrambi i piatti provati, il Pate' di cervo marinato accompagnato da una salsa ai lamponi e le Frittelle di patate con salmone affumicato.