Un'attrattiva locale, l' Arco di Porta Romana, che si trova vicino in questo ristorante, fa parte della cultura originale della città. Il menu propone gustosi sapori della cucina spagnola al ristorante Polleria Milano 2.0. Esotici tapas, coda di rospo e pollo tandoori sono tra i migliori piatti da assaggiare in questo locale. Curatissime gallette potrebbero essere quello che ti ci vuole. Inizia il pasto con degli ottimi sherry secco, birra o cordiale. Molto probabilmente, verrai ancora in questo posto per ordinare il loro caffè davvero delizioso.
Molti recensori trovano il personale gioviale. Se vuoi goderti un simpatico servizio, dovresti provare Polleria Milano 2.0. Parecchi clienti hanno evidenziato il fatto che i prezzi sono ragionevoli per quello che ti danno. Puoi aspettarti an atmosferaspettacolare in questo ristorante. Ma gli utenti di Google hanno valutato questo locale e non ha ottenuto un punteggio molto alto.
Adoro la sensazione di aver appena trovato un porto sicuro, dove l’ambiente mi fa sentire a mio agio e i nervi si distendono in pochi minuti.
Mi entusiasmo quando ciò che ordino mi sorprendente o supera le aspettative.
Se poi tutto questo è pure vicino a casa, la formula è perfetta: abbiamo una nuova infatuazione formato food.
In Porta Romana ha riaperto quella che una volta era una storica polleria, situata in via Crema da decenni: ora si è trasformata e, sì, prepara sempre pollo ma l’aggiunta di tavolini ha permesso di trasformarla in un ristorantino semplice e tranquillo, dove ci si può tanto fermare per la cena quanto accomodarsi un attimo in attesa dell’ordine (dato che l’asporto va fortissimo).
È la Polleria Milano 2.0.
Il menù è un trionfo di pollame, preparato in modi classici o originali fino ad arrivare ai panini.
Mi lancio verso un Valle Spluga alla Tandoori accompagnato da riso rosso.
L’attesa è un po’ lunga ma ben ripagata: un piatto con un galletto tagliato a metà mi aspetta avvolto da un delicato profumo di spezie orientali, saggiamente cosparse sulla superficie e lasciate penetrare nella carne cotta sottovuoto a bassa temperatura.
È questo uno dei segreti della sua bontà, della sua consistenza succosa, che manco sembra di mangiare pollo dal gran che è sapido e morbido. Chi sa nobilitare i propri ingredienti in questo modo ha tutto il mio rispetto.
Maionese, senape, ketchup e salsa di soia sono a piena disposizione per condire e arricchire ma non fatevi prendere la mano e gustate il galletto con tutti gli aromi indiani. Un’altra versione interessante? Quella ai sapori giapponesi.
Il prezzo è stato più che giusto e contenuto, aggiungendo anche la cortesia del gestore che si è ben informato sulla soddisfazione di noi commensali (grazie Virgi per avermi seguita in questo esperimento).
Da segnare e tornare più volte.
Già mi immagino quest’inverno, quando mi ci recherò dopo le lunghe giornate lavorative e cercherò così un po’ di consolazione. Non mi andrà affatto male, direi.