Puoi andare in questo ristorante dopo aver visitato il Ghetto Ebraico. La cucina italiana e kosher sono da provare al ristorante Ristorante Piperno. Se ti trovi nelle vicinanze, vai a gustare gli esotici spaghetti alla carbonara, merluzzo grigliato e gnocchi di questo locale. Molti critici hanno fatto notare che in questo posto puoi mangiare dei plum cake, dolce alle fragole e parfait veramente ineguagliabili. Non perdere l'occasione di assaggiare i loro deliziosi vino della casa, vino bianco o cordiale. È una piacevole esperienza ordinare i fantastici latte macchiato, caffè espresso o caffè macchiato.
L'atmosfera ospitale di questo posto dipende in larga misura dai camerieri, che qui sono davvero efficienti. L'encomiabile servizio ti metterà a tuo agio. I prezzi di questo ristorante meritano di essere considerati perché sono adeguati. Qui, l'arredamento moderno e la fichissima atmosfera fanno sentire gli ospiti rilassati. Ma Ristorante Piperno è classificato 4.2 nell'ambito del sistema di valutazione di Google.
Pensare di essere grandi dovrebbe determinare il dovere di prodigarsi al meglio per restarci, piuttosto che la presunzione di non aver bisogno d'altro.
E' proprio in questo modo che i figli spesso distruggono ciò che i genitori hanno conquistato con il sacrificio. Questo è proprio il caso della proprietaria di questo storico locale, signora scortese e poco accogliente, che come gli arredi, ha fatto il suo tempo e non più forte dell'avvenenza della gioventù, dovrebbe far leva sulla gentilezza e la buona accoglienza, piuttosto che sulla spocchiosità di chi si sente ciò che non può più vantare di essere.
Siamo arrivati al ristorante con 20 minuti di anticipo e vedendo due tavoli liberi abbiamo chiesto di poterci accomodare.
Infastidita dalla nostra richiesta, la SIGNORA, addetta al ricevimento, ci invitava a controllare l'ora con una retorica fuori luogo. Tuttavia, convinti che i due tavoli fossero destinati ad altri clienti, attendemmo il nostro turno.
Diversamente da quanto pensavamo, alle 14,00 la signora ci invitava ad accomodarci in uno di quei due tavoli liberi.
Considerando che fossi accompagnato da un disabile di 90 anni ed una bambina, chiesi a cosa fosse dovuta l'ingiustificata attesa, considerando di trovarci all'esterno del locale.
Per tutta risposta la SIGNORA, ribadiva che quei venti minuti era necessari ad organizzare la mise en place...........20 minuti? Ma il tavolo era in ordine e pronto!
Replicai che farci sedere, magari comunicandoci di non poterci servire subito, sarebbe stato un gradito gesto di cortesia, vista la situazione degli ospiti che mi accompagnavano.
Per tutta risposta mi rispose che potevo andare altrove.
Credo che quell'ottimo gestore che fu il padre, non fu altrettanto lungimirante lasciando le redini ad una persona così scostante.
Essere cortesi con i clienti è una responsabilità di coloro che in qualche modo rappresentano Roma e l'Italia nel mondo e che con un minimo di attenzione potrebbero generare un'eco del quale purtroppo non si rendono conto.
Ora è più chiaro il motivo per il quale è iniziata la discesa.