Dopo essersi goduti il Museo Parigino, potrebbe essere una buona idea andare in questo pasticceria. Alla pasticceria Mpare potrai avere gustosi cannoli. Gli ospiti non apprezzano molto i arancini di questo locale.
È aperto (purtroppo): anche se si chiama in un altro modo è del gruppo I Siciliani presenti anche sulla Tuscolana (altezza Giulio Agricola e Santa Maria Ausiliatrice) noti per i prezzi alti e la bassa qualità dei prodotti, arancini in primis: da evitare.
C'era un tempo in cui per l'ora dell'aperitivo si vedeva la fila davanti a questo posto, un tempo in cui la gente aspettava ansiosa facendo "pressing" in piedi a coloro che banchettavano affinché liberassero alla svelta un tavolo in cui stare ammassati, anche come sardine, pur di approfittare del buffet free-refill + bevanda a 8€...
Un buffet ricco, vario, "casareccio"... da buon punto di riferimento catanese.
Poi è arrivato il tempo in cui la gente è iniziata a diminuire, il buffet a diventare più scarno riempiendosi si sfoglie salate farcite e blande pizzette (tutti prodotti economici e "che t'attoppano", detto alla romana)... ma soprattutto a costare 10€.
La gente continua ad andarci perché resta un'alternativa al vicino Mizzica (che ha molti meno tavoli, perlopiù all'aperto). Gettonato anche da chi, esausto dell'impressionante fila e che inizia a vedere "la Luce" per la fame dovuta alla preparazione atletica di una settimana, viene via sconsolato dal Momart per non essere riuscito ad entrare.
Per quanto mi riguarda, avendo visto il declino e ricordandomelo agli albori, ho smesso di andare da Mpare per l'apericena e lo continuo sfruttare solamente per una buona colazione la mattina. La parte della pasticceria continua a tenere testa ai bar della zona ed è tutto fresco e autoprodotto. È qui che trovo la soddisfazione: vastissima scelta di lieviti caldi la mattina e soprattutto dalle dimensioni XXL, anche se la voglia del secondo giro, data la bontà, resta comunque.
Un buffet ricco, vario, "casareccio"... da buon punto di riferimento catanese.
Poi è arrivato il tempo in cui la gente è iniziata a diminuire, il buffet a diventare più scarno riempiendosi si sfoglie salate farcite e blande pizzette (tutti prodotti economici e "che t'attoppano", detto alla romana)... ma soprattutto a costare 10€.
La gente continua ad andarci perché resta un'alternativa al vicino Mizzica (che ha molti meno tavoli, perlopiù all'aperto). Gettonato anche da chi, esausto dell'impressionante fila e che inizia a vedere "la Luce" per la fame dovuta alla preparazione atletica di una settimana, viene via sconsolato dal Momart per non essere riuscito ad entrare.
Per quanto mi riguarda, avendo visto il declino e ricordandomelo agli albori, ho smesso di andare da Mpare per l'apericena e lo continuo sfruttare solamente per una buona colazione la mattina. La parte della pasticceria continua a tenere testa ai bar della zona ed è tutto fresco e autoprodotto. È qui che trovo la soddisfazione: vastissima scelta di lieviti caldi la mattina e soprattutto dalle dimensioni XXL, anche se la voglia del secondo giro, data la bontà, resta comunque.