Dopo aver visitato il Museo all'aperto Bilotti (Mab), puoi farti un buon pasto in locale. Gli utenti di Google hanno assegnatoun punteggio di 4.3 a La Cremeria Vitaro.
Il gelato della cremeria ha una consistenza gradevole a vista e palato e non lascia retrogusto. Tuttavia è troppo zuccherato e si avverte appena la materia prima nobile che dovrebbe permettere di assaporare il gusto. Se un assaggiatore bendato provasse nocciola e pistacchio non riuscirebbe a distinguere i sapori: resterebbe solo la sensazione di un indifferenziato sfondo dolciastro. Sia chiaro: credo che gli ingredienti che la cremeria usa siano di buona qualità, ma ho l’impressione che lo zucchero in eccesso sia utilizzato per coprire la minima quantità delle materie prime nobili. Mi spiego: non basta mettere pasta di pistacchio di Bronte o comunque una buona pasta di pistacchio; occorre vedere quanta se ne impiega: è la quantità di materia nobile che fa la differenza tra un gelato mediocre e uno eccellente. Questo mi hanno insegnato Lanfranchi e Costa, vecchi maestri gelatieri del Bar del Sud di Messina fino al 2018-19 (ora hanno ceduto dopo aver dato gioia per 50 anni ai loro clienti provenienti da ogni parte del mondo). Stessa cosa mi hanno detto Costarelli Maugeri di Acireale (hanno operato fino al 2000) e un vecchio maestro gelataio di Bronte. Prendiamo l’esempio da un’altra merceologia: la crema spalmabile alla nocciola e cacao: alcuni marchi impiegano il 13% di nocciola; altri il 45%. Lascio immaginare la differenza di gusto Consiglio non richiesto 1 per diventare uno dei migliori gelatai di Italia: diminuire il numero dei gusti e farne pochi ricchi di materia prima nobile poveri di zucchero ma dotati di un sapore; Consiglio non richiesto 2: qualora non sembrasse economicamente percorribile la prima opzione, creare una linea Gourmet in cui sia presente la materia prima nobile in quantità tali da renderla percepibile al palato. Spesso il successo commerciale di un esercizio dipende dal fatto che il pubblico non ha gusto perché non è più abituato ad avvertire l’articolazione dei sapori, le sfumature: gli è sufficiente ingurgitare un polimero qualsiasi basta che sia cremoso e ben zuccherato. Il profitto è importante, ma non c’è solo il profitto sarebbe bello che ci fosse un artigiano che si assumesse anche un compito culturale, di rialfabetizzazione gastronomica: non dare ai consumatori quello che loro vogliono per abitudine, pigrizia, ignoranza, ma imporre loro la qualità e il gusto; elevare la qualità della clientela facendole provare un’esperienza gastronomica fuori dal comune. Questo farebbe anche la differenza tra la Cremeria Vitaro e i migliaia di spacciatori di semilavorati industriali che si spacciano per gelaterie artigianali. Service: Dine in Meal type: Other Price per person: €10–20 Food: 2 Service: 2 Atmosphere: 1
La qualità dei gelati è eccellente ma il servizio dovrebbe migliorare... ci vorrebbe più professionalità. Prezzi a norma, tenendo conto che il locale è ubicato nella piazza più rinomata della città.