Fabio Del Duca Pasticciere

Gentile Raffaele,ci spiace apprendere che per lei la nostra pasticceria sarà “una prima e ultima volta”.Ma siamo lieti di essere stati, almeno per un giorno, protagonisti di un racconto così appassionato — con pesate casalinghe, princìpi morali e indignazione calibrata al centesimo.Facciamo chiarezza, per i nostri clienti (quelli vecchi che ci conoscono e quelli nuovi che magari stanno leggendo):Lei ci ha chiamato la sera prima, chiedendo una crostata da dieci persone, e si è raccomandato più volte perché — parole sue — “doveva fare bella figura”.Abbiamo accontentato la richiesta fuori orario, acquistato frutta fresca extra, riorganizzato il nostro laboratorio per garantirle il risultato desiderato e pagando straordinari al dipendente!Il giorno dopo, appena entrato, ha appoggiato i gomiti sul bancone e, sentito il prezzo, ha detto:“Facciamo cifra tonda?”Perché — lo citiamo — “anche da Gucci e Prada gli sconti li chiedo e li ottengo.”Ora.Se davvero quei 3 euro rappresentavano una sorta di anticipo sulla sua approvazione futura, come scrive nella sua recensione (“se la torta sarà buona tornerò volentieri”),ci chiediamo:se la crostata non le fosse piaciuta, ci sarebbe venuto a restituire i 3 euro?Siamo una pasticceria artigianale, non un distributore di bonus fedeltà emotivi.Il nostro lavoro ha un valore che non si misura “a cifra tonda”.Non facciamo sconti perché non facciamo compromessi.Preferiamo clienti soddisfatti, non acquirenti in cerca di saldo.In ogni caso, la ringraziamo per averci ricordato che l’eleganza, spesso, non sta nel chiedere — ma nel come si riceve una risposta.Le auguriamo di trovare altrove ciò che da noi non ha trovato: una crostata perfetta al prezzo giusto per i suoi criteri.E magari uno specchio.Cordiali saluti,Fabio Del Duca Pasticciere