Sebbene la nostra fede sia da sempre riposta in Alì Babà, il successo in rete di Ciro Kebab ci ha spinti verso Centocelle, a capire il perchè di un vero e proprio culto verso questa piccola attività contraddistinta dal giallo e verde dei suoi colori.
Anzi, piccola mica tanto, perchè Ciro partendo da via dei Castani è riuscito ad aprire diversi altri punti vendita, diventando una vera e propria catena del Kebab. Quella che è rimasta di dimensioni ridotte è solo la metratura del locale originale, che oltre al bancone riesce solo a contenere due o tre avventori seduti, ma come sappiamo il kebab è un piatto che va gustato on the road, quando possibile.
Contorni e condimenti sono tanti e buoni, ma se ci tenete a vedere la prossima alba evitate i micidiali peperoncini interi che sono in grado di piegare un calabrese.
Le porzioni sono generose, la carne è di buona qualità e oltre al solito shawarma qui troverete spiedini (shish) di pollo, alette, calzoni, e vari piatti arabi.
Ma quello che, almeno io, non avevo mai provato è il kebab di falafel, che al posto della carne prevede le famose polpettine di ceci, spezzettate prima di essere mischiate con i condimenti. Oltre che essere molto buono, è anche un’intelligente soluzione per la clientela vegetariana, che finalmente può assaporare un kebab, anche se diverso dal solito (qui sotto lo vedete in foto).
Il locale è pulito e il personale (ormai Ciro credo sia impegnato tra una sede e l’altra) gentile, e non ha perso l’abitudine di offrire un falafel con yogurt ai clienti in attesa. Noi rimaniamo fedeli ad Alì Babà, non ce ne vogliate, ma consigliamo serenamente questo locale a chi si trova in zona Centocelle: se i suoi fan sono così accaniti nel diffonderlo sicuramente merita più di un assaggio.
Anzi, piccola mica tanto, perchè Ciro partendo da via dei Castani è riuscito ad aprire diversi altri punti vendita, diventando una vera e propria catena del Kebab. Quella che è rimasta di dimensioni ridotte è solo la metratura del locale originale, che oltre al bancone riesce solo a contenere due o tre avventori seduti, ma come sappiamo il kebab è un piatto che va gustato on the road, quando possibile.
Contorni e condimenti sono tanti e buoni, ma se ci tenete a vedere la prossima alba evitate i micidiali peperoncini interi che sono in grado di piegare un calabrese.
Le porzioni sono generose, la carne è di buona qualità e oltre al solito shawarma qui troverete spiedini (shish) di pollo, alette, calzoni, e vari piatti arabi.
Ma quello che, almeno io, non avevo mai provato è il kebab di falafel, che al posto della carne prevede le famose polpettine di ceci, spezzettate prima di essere mischiate con i condimenti. Oltre che essere molto buono, è anche un’intelligente soluzione per la clientela vegetariana, che finalmente può assaporare un kebab, anche se diverso dal solito (qui sotto lo vedete in foto).
Il locale è pulito e il personale (ormai Ciro credo sia impegnato tra una sede e l’altra) gentile, e non ha perso l’abitudine di offrire un falafel con yogurt ai clienti in attesa. Noi rimaniamo fedeli ad Alì Babà, non ce ne vogliate, ma consigliamo serenamente questo locale a chi si trova in zona Centocelle: se i suoi fan sono così accaniti nel diffonderlo sicuramente merita più di un assaggio.