Una cosa disgustosa, i camerieri più maleducati che io abbia mai visto, bottiglie d'acqua sbagliate (con scritto frizzante invece naturale: facciamoci qualche domanda), ordini sbagliati e la qualità della pizza vergognosa, essere insultati dai camerieri per aver detto che la qualità era pessima, orribile!!!
Ordinazioni sbagliate, personale molto scortese e maleducato. Quando dei clienti se ne vanno perché un cameriere li insulta senza motivo non c'è molto da dire, schifo, poi non chiedetevi perché il vostro locale è vuoto e tutti gli altri no, il rispetto e la cordialità prima di tutto. Che vergogna!
Giorni fa, in occasione della vigilia del Santo Natale, io e uno dei miei tanti cugini di primo grado Ignazio Ragnedda, ci siamo seduti ai tavoli del ristorante-pizzeria "Zio Nicola". Mai l'avessimo fatto. Prima pietanza: polpo con patate x 2. Questo piatto sapeva di piovra, tanto era dura e immangiabile. Seconda tornata: Ignazio ha voluto calamari alla griglia. Mentre il sottoscritto ha preso trofie bottarga e pomodorini. Mio cugino, dopo grandi perplessità, ha rimandato al mittente 3 dei 5 calamari serviti a tavola. Color crema, Findus della peggiore specie, nudi e crudi da far paura. Mentre le mie trofie minuscole, non le classiche più grandicelle da voto sottozero. Mangiate tutte per la grande fame in corso d'opera. Due caffè, due digestivi. Ho richiesto l'addizione in nero: subito accontentato. Dal totale di 110 Euro, complessivamente. Con sconto finale, per un tot di 90 €. Con infinita educazione abbiamo salutato il nostro "servitore" che pare avesse un evidente accento Continentale, non "sardignolo" insomma. Per chiudere un posto di "cesso" impresentabile per quello che abbiamo mangiato. Anzi, per quello che non abbiamo mangiato. Con la presenza di 5 persone: 3 che chiaccheravano vicini a noi a voce alta, con tanto di parolacce e bestemmie infinite; 2 seduti a tavola un po' più distanti rispetto a me e a mio cugino. Da non credere. Sicuramente sarà la prima e l'ultima che metteremo piedi in questo posto da mettersi la mano tra i capelli.