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La Trinacria Ristorante Trattoria Pizzeria
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Se ti capita di essere nei dintorni del Chiesa San Cataldo, prova questo ristorante. La Trinacria Ristorante Trattoria Pizzeria ha avuto il rating Google di 4.1 sulla base delle opinioni dei clienti.
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Consigliato da Restaurant Guru
Questo premio si basa sull'analisi di molteplici fattori, tra cui recensioni, valutazioni e tendenze di coinvolgimento degli utenti su Restaurant Guru.
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Valutazioni di La Trinacria Ristorante Trattoria Pizzeria
Ottimo prodotto. Pronti a spiegare le ricette e a risolvere i problemi. Bravi. Food: 4 Service: 4 Atmosphere: 4
A
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Angelo Gun anno fa su Restaurant Guru
Ho avuto la sfortunata idea di prenotare per il pranzo di Pasqua al ristorante La Trinacria a Enna, convinto dalle recensioni generalmente positive che avevo letto online. Tuttavia, l'esperienza vissuta si è rivelata essere un vero e proprio disastro culinario e di servizio, tanto che mi sento in dovere di condividere la nostra esperienza per evitare ad altri la stessa sorte.
Innanzitutto, l'attesa tra le portate è stata infinita. Sembra che il personale di sala fosse insufficiente per gestire un numero così elevato di ospiti, il che ha reso l'esperienza estremamente frustrante. Ma non è tutto: l'acustica del locale ha ulteriormente rovinato la nostra permanenza. Il rumore di fondo era talmente alto da rendere impossibile qualsiasi conversazione, creando un'atmosfera più simile a quella di una mensa caotica che a quella di un ristorante festivo.
Parliamo ora del cibo, vero fulcro di ogni pranzo pasquale che si rispetti. La pasta servita era al di sotto di ogni critica: cruda e immangiabile. La scusa dell'"al dente" non regge; si trattava chiaramente di un errore di preparazione. L'impiattamento era praticamente inesistente, e i piatti arrivavano al tavolo con un aspetto trasandato e porzioni miseramente ridotte, in particolare per quanto riguarda il secondo. La quantità di carne era risibile, sebbene devo ammettere che l'agnello fosse di buona qualità ma questo non è sufficiente a redimere il resto del pasto, che è stato a dir poco disastroso.
Il disastro culinario non si è fermato qui. La frutta è stata servita in un modo così impresentabile che sembrava masticata e risputata all'interno di un bicchierino. Dopo tutto quello che avevamo già sopportato, abbiamo deciso di non attendere neanche il dolce. Siamo andati via senza prendere il caffè, talmente frustrati, scocciati e delusi dall'esperienza che non vedevamo l'ora di terminarla.
Per aggiungere un ulteriore insulto al danno, il ristoratore Luigi, di fronte alle nostre lamentele (e sì, ci siamo lamentati direttamente con lui) non ha ritenuto opportuno applicare alcuna forma di sconto sul conto, confermando un approccio altamente speculatorio e una totale indifferenza verso il benessere dei suoi clienti. Dimostrando come l'unica cosa che conta è massimizzare i profitti a discapito della qualità del servizio e della soddisfazione dei malcapitati avventori.
Il prezzo di 40 euro a persona avrebbe potuto essere accettabile se il servizio e la qualità del cibo fossero stati all'altezza delle aspettative. Invece, ci siamo ritrovati a pagare per un'esperienza che non avrei mai immaginato di ricevere nemmeno in luoghi di beneficenza, dove almeno l'intenzione è quella di offrire un pasto caldo a chi ne ha bisogno.
In conclusione, il Ristorante La Trinacria a Enna è un esempio lampante di come non gestire un evento importante come il pranzo di Pasqua. L'incapacità di servire adeguatamente un numero elevato di ospiti, unita a un cibo di qualità mediocre e a un ambiente poco accogliente, rende questo luogo totalmente sconsigliabile. Chi cerca una celebrazione degna di questo nome farebbe meglio a guardare altrove.
Avevamo scelto La Trinacria di Enna per un pranzo pasquale in famiglia, ma ciò che abbiamo vissuto ha superato ogni più nera previsione. L'attesa tra un piatto e l'altro era interminabile, e quando finalmente il cibo arrivava, avremmo quasi preferito di no. La pasta era incommestibilmente cruda, e la presentazione dei piatti trascurata al punto da farci perdere l'appetito. La risposta del gestore alle nostre rimostranze? Un'impassibile indifferenza. Un'esperienza negativa che ci ha insegnato una lezione: mai più La Trinacria.
Innanzitutto, l'attesa tra le portate è stata infinita. Sembra che il personale di sala fosse insufficiente per gestire un numero così elevato di ospiti, il che ha reso l'esperienza estremamente frustrante. Ma non è tutto: l'acustica del locale ha ulteriormente rovinato la nostra permanenza. Il rumore di fondo era talmente alto da rendere impossibile qualsiasi conversazione, creando un'atmosfera più simile a quella di una mensa caotica che a quella di un ristorante festivo.
Parliamo ora del cibo, vero fulcro di ogni pranzo pasquale che si rispetti. La pasta servita era al di sotto di ogni critica: cruda e immangiabile. La scusa dell'"al dente" non regge; si trattava chiaramente di un errore di preparazione. L'impiattamento era praticamente inesistente, e i piatti arrivavano al tavolo con un aspetto trasandato e porzioni miseramente ridotte, in particolare per quanto riguarda il secondo. La quantità di carne era risibile, sebbene devo ammettere che l'agnello fosse di buona qualità ma questo non è sufficiente a redimere il resto del pasto, che è stato a dir poco disastroso.
Il disastro culinario non si è fermato qui. La frutta è stata servita in un modo così impresentabile che sembrava masticata e risputata all'interno di un bicchierino. Dopo tutto quello che avevamo già sopportato, abbiamo deciso di non attendere neanche il dolce. Siamo andati via senza prendere il caffè, talmente frustrati, scocciati e delusi dall'esperienza che non vedevamo l'ora di terminarla.
Per aggiungere un ulteriore insulto al danno, il ristoratore Luigi, di fronte alle nostre lamentele (e sì, ci siamo lamentati direttamente con lui) non ha ritenuto opportuno applicare alcuna forma di sconto sul conto, confermando un approccio altamente speculatorio e una totale indifferenza verso il benessere dei suoi clienti. Dimostrando come l'unica cosa che conta è massimizzare i profitti a discapito della qualità del servizio e della soddisfazione dei malcapitati avventori.
Il prezzo di 40 euro a persona avrebbe potuto essere accettabile se il servizio e la qualità del cibo fossero stati all'altezza delle aspettative. Invece, ci siamo ritrovati a pagare per un'esperienza che non avrei mai immaginato di ricevere nemmeno in luoghi di beneficenza, dove almeno l'intenzione è quella di offrire un pasto caldo a chi ne ha bisogno.
In conclusione, il Ristorante La Trinacria a Enna è un esempio lampante di come non gestire un evento importante come il pranzo di Pasqua. L'incapacità di servire adeguatamente un numero elevato di ospiti, unita a un cibo di qualità mediocre e a un ambiente poco accogliente, rende questo luogo totalmente sconsigliabile. Chi cerca una celebrazione degna di questo nome farebbe meglio a guardare altrove.