S
Response from the owner
un mese fa
La legge che vieta le sigarette elettroniche nelle pertinenze di luoghi pubblici non cita in modo esplicito anche quelle a tabacco riscaldato. Ma il perché è presto detto: nel 2013, quando è stata scritta quella norma, il tabacco riscaldato e i prodotti come Iqos, Glo o Ploom non erano ancora entrati nelle abitudini di molti italiani e, come spesso accade per molte evoluzioni tecnologiche o del mercato, le leggi faticano a reggere il passo. È però chiara l’ispirazione di queste norme, che tutelano il pubblico sia dal fumo passivo, sia dall’esposizione a comportamenti evocativi del tabagismo: se il divieto di fumo di sigaretta è stato allargato al divieto di utilizzo di sigaretta elettronica (anche se solo parzialmente), è difficile pensare che non si voglia tutelare il pubblico anche dai dispositivi a tabacco riscaldato, anche se la legge non li cita. A nostro avviso, quindi, il divieto per le sigarette elettroniche va comunque inteso come allargato al tabacco riscaldato e, in ogni caso, non serve una legge per scegliere di fare qualcosa di buon senso.