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Response from the owner
21 giorni fa
Buongiorno Ale, non abbiamo la presunzione di piacere a tutti, del resto significherebbe, a nostro avviso, realizzare gusti sostanzialmente piatti: rispettiamo ogni palato e ogni opinione, perché qui nessuno dei tanti è divino né intoccabile. Tuttavia, mal soffriamo la maleducazione, come quella di un cliente che chiama “idiota” la scelta di un professionista e che, non avendo apprezzato un gusto, esplode all’interno del locale alla ricerca di un cestino della spazzatura perché, a suo dire, la nostra Pappa di Puerto Rico è così immangiabile da doverla subito allontanare dalla propria persona, alla stregua di un escremento. Dietro quel gusto ci sono ore di lavoro, costi e ricerca e, anche se non gradito, va comunque rispettato. Questo è il nostro personale parere. Detto ciò, rispondiamo direttamente alle accuse: 1. “Musica da rivedere/troppo alta”: ci spiace se il volume era troppo alto, cerchiamo sempre di calibrarlo a seconda delle ore. A volte, basta dirlo in modo gentile. 2. “Puoi provare un solo gusto”: non è sostenibile né per noi né per nessun locale far assaggiare ogni gusto prima di sceglierlo, a fronte di una spesa di appena 3€ da parte del cliente. Per questo, in carta, abbiamo l’opzione “degustazione”. Forse la ragazza non l’ha indirizzata verso quella scelta? Possibile, verrà redarguita. Il clima, in ogni caso, non era disteso sin da subito. 3. “I gusti sono mal descritti”: premesso che non abbiamo mai avuto così grossi problemi di comunicazione con altri clienti, cerchiamo sempre di essere chiari sia nell’esposizione scritta che parlata. Se questo per lei non è stato sufficiente, ci dispiace. Lo prenderemo come spunto per migliorare. 4. “Il gelato è tra le cose con maggior ricarico insieme alla pizza”: innanzitutto paragonare pizza e gelato, un prodotto da forno e uno che si conserva a -12, che presuppongono attrezzature e preparazioni tecniche diverse, è un azzardo. Senza, per altro, contare i diversi tipi di filosofie e approcci dietro ciascuno dei prodotti, più o meno industriali, più o meno raffazzonati etc... Ma, per non farla troppo lunga, questa che lei afferma è una diceria molto diffusa tra chi non è del settore, perché la maggior parte della gente non considera né il costo del lavoro né, nel nostro caso specifico, l’ingente numero di investimento sui macchinari. O forse lei è del settore? Concludiamo dicendo che non siamo soliti rispondere con tali “papiri”, ma speriamo di essere stati chiari ed esaustivi, a beneficio di tutti. Buona giornata, buona estate! Lo staff di Paolo Brunelli AGGIORNAMENTO: Buongiorno di nuovo! Non ci siamo affatto offesi, infatti la nostra premessa equivale proprio alla sua conclusione: non si può piacere a tutti. Ci tenevamo solo ad essere esaurienti, visti i tanti punti da lei toccati. Non è questione di orgoglio o di essere marchigiani (di cui, tra l’altro, andiamo fierissimi) ma è molto più viscerale: questo lavoro è la nostra vita, il nostro amore e per questo ci teniamo tanto. Speriamo, prima o poi, di poterci stringere la mano in amicizia, senza rancore. Buona domenica!