Casa Strachin - Osteria dal 1891

Tra queste righe leggo tutta la frustrazione che vi accompagna dato che il pranzo in questione è di domenica 27 aprile (seguito dopo 1,5 ore dalla vostra dipartita da una chiamata molto scortese) ed il 6 giugno avete impiegato le vostre energie e tempo prezioso per scrivere una recensione negativa sul lavoro altrui solo per il piacere di criticarlo pubblicamente. A mio parere cosa davvero molto triste ma che spero almeno vi abbia fatto sentire meglio. Rispondo solo per dare completezza delle informazioni per chi legge perché quando è troppo è troppo: - l’Osteria ha pochi tavoli ed anche l’aggiunta di una sola persona determina una modifica della loro disposizione. Non vi è stato fatto pesare in modo scortese, anzi, abbiamo prontamente aggiunto un tavolo per farvi sedere comodi (se dopo 20 anni di lavoro nel settore ci sono delle criticità nel prenotare i partecipanti al pranzo allora forse qualcosa non mi torna – just saying); - costo cicchetti: € 6,00 di antipasto ciascuno (x7 adulti=42) che comprende crostini di pane caldo con due diverse creme, lardo di Colonnata e un formaggio che paghiamo al fornitore 20 €/kg ciascuno (TANTO! Ma diamo priorità alla qualità). La specifica circa il caprino che non tutti apprezzano si commenta da sola; ad ogni modo i piatti raccolti erano puliti esattamente come tutti gli altri; - non avete atteso un’ora, al massimo 30 minuti, che, se permettete, di domenica a pranzo è la normalità; - sul servizio mi sento di dire che oggigiorno ragazzi sui 20 anni che scelgono di impegnarsi il fine settimana sono solo da premiare, per quanto riguarda la sottoscritta capisco, non mi è mai piaciuto essere leziosa dove non vedo rispetto per l’ambiente e le persone; - i prezzi sono esposti ed il coperto del neonato è stato da me conteggiato per errore nella frenesia del servizio, se mi fosse stato fatto notare subito, sicuramente l’avrei rimborsato (attendo l’IBAN per poter rendervi i € 3,00). Capisco sia una difficoltà riconoscere il valore di un lavoro e la qualità della materia prima, ma ripeto, se non si è d’accordo è sufficiente non tornare invece che svilire o denigrare il lavoro altrui, sembra sia doveroso ricordarlo a questo punto. Penso che sia importante esprimere la propria opinione vis-à-vis, positiva o negativa che sia, per non perdere il contatto umano e quello con la realtà, che sembra invece sempre più sfumato. Avrei voluto rispondere con ironia a questo scritto, ma davvero stiamo perdendo di vista quali siano i veri problemi nella vita: i locali e le persone che lavorano con il pubblico non sono fantocci che si possono insultare o con i quali ci si può sfogare, sono tutte persone, che possono sbagliare, che hanno le loro vite e chi lavora nella ristorazione dovrebbe saperlo più degli altri. Valeria (la figlia dei titolari, tanto boriosa quanto presuntuosa quando chi entra quelle porte non comprende come questa Osteria sia Casa, frutto di grande sacrificio e luogo che non accetta la maleducazione gratuita)