Ottima birra è ciò che potrebbe farti venire di nuovo in questo pub & bar. Parecchi visitatori trovano il personale amichevole. Questo posto è da tenere in considerazione per il servizio piacevole. Qui pagherai prezzi bassi. Se vieni al pub & bar La Baietta, sicuramente, ti godrai l'atmosfera spettacolare che ci troverai. Ma gli utenti di Google non hanno assegnato un punteggio alto in questo locale.
LunedìLun | 16:00-23:30 |
MartedìMar | 16:00-23:30 |
MercoledìMer | 16:00-23:30 |
GiovedìGio | 07:00-15:00 19:00-01:30 |
VenerdìVen | 07:00-15:00 19:00-01:30 |
SabatoSab | 16:00-23:30 |
DomenicaDom | 16:00-23:30 |
Questo è il riassunto della serata del 12 Luglio.
In 5 ragazzi prenotiamo un "tavolo" last minute, ci viene assicurato il posto "sotto le luminarie", per i più curiosi trattasi di un asse di legno su cui sedersi, per altro con ancora presenti 3 bicchieri utilizzati dagli avventori precedenti e mai prelevati dal personale.
Dopo 20 minuti di attesa e tre solleciti per prendere l'ordinazione, ci si presenta la cameriera con il blocchetto in mano. Ordiniamo 5 gin tonic, chiedendo quali gin offrisse la casa e confermando 5 Tanqueray Tonic.
Arriva un secondo cameriere con sul vassoio 5 gin lemon, al che facciamo presente l'errore (assolutamente comprensibile), specificando che noi NON beviamo lemon, notiamo incertezza nel cameriere che si allontana con i gin lemon senza chiedere scusa. Si presenta davanti a noi un altra persona (fino a quel momento non ci era noto che ruolo avesse all'interno dell'attività) che ci domanda se fossimo sicuri di aver ordinato i gin tonic (MA DAVVERO?!), noi confermiamo e una volta allontanatosi, ritorna con la comanda in mano per dimostrarci che eravamo noi in errore (e ci credo che ci fosse scritto "gin lemon", ci mancava soltanto che avessero sbagliato a leggere e avrei caldamente suggerito di cambiare mestiere). Mentre va in scena questa farsa, un'altra cameriera ancora sbatte un vassoio accanto a noi dicendo "qua ci sono i 5 vodka lemon, ora li bevete perchè è già la seconda volta che li facciamo" (VODKA LEMON? WTF).
Capendo che si era ormai valicata la soglia del ridicolo, mi rivolgo al soggetto che co aveva portato la sacra comanda, dicendogli di tagliarla là, che avremmo pagato ogni singolo cocktail e che ce ne saremmo andati, proprio per una questione di dignità personale. Al che mi si presenta come "il proprietario" del locale e comincia una scena imbarazzate in cui ci viene rinfacciato il fatto che avessero dovuto rifare due comande e al contempo, però, che fosse tutto offerto e che, anzi, erano pronti ad offrirci un giro di cicchetti.
Ora, noi non siamo usciti per farci rovinare la serata, non siamo usciti per perdere la faccia davanti alla gente venendo trattati come dei perdigiorno, non siamo usciti per avere il "contentino" dell' "offro io e ci metto pure un giro di cicchetti".
Arrivati alla cassa, mentre pretendevo di pagare TUTTO, per quanto non avessimo consumato NULLA, arriviamo all'apice del surreale col titolare che mi preleva dalla mano la carta di credito e me la ripone dentro la tasca (SÌ, È SUCCESSO), con la gentilissima cameriera (quella che portò addirittura i vodka lemon) che continuava a permettersi di inveire nei nostri confronti.
Siccome a tutto c'è un limite, al 40esimo rifiuto da parte del titolare di farmi pagare, abbiamo girato i tacchi e siamo usciti fuori da questa tragicommedia surreale degna del miglior Beckett.
Non ci siamo mai sentiti così in imbarazzo in vita nostra. Non ci immaginavamo si potesse arrivare a questi livelli di schifo ed indecenza.
Ma come ci insegna chi è più saggio di noi, "al peggio non c'è mai fine".
Detto ciò: Salvatevi, voi che potete!
Emanuele Lo Cascio Miserendino