Situato in Via V.N. Jacoponi a Livorno, il Ristorante Ivo da Tommy si presenta come una destinazione culinaria unica che combina il fascino della cucina italiana con l'atmosfera informale di un pub e bar. Sebbene le directory online di ristoranti più popolari non forniscano elenchi completi per questo locale, esso mantiene una presenza minima su Facebook, indicando una limitata esposizione digitale.
Il ristorante offre una varietà di piatti italiani, servendo sia pranzo che cena durante tutta la settimana, con gli orari di apertura più lunghi nelle serate dal martedì al venerdì. Le recensioni dei visitatori rivelano esperienze diverse, con commenti sulla qualità e preparazione di alcuni piatti che variano ampiamente, evidenziando tanto la soddisfazione culinaria quanto casi di delusione. Queste recensioni risalgono a più di un anno fa, suggerendo una possibile mancanza di feedback o coinvolgimento recente da parte dei clienti.
Poiché le informazioni attuali da parte del proprietario sono scarse, i potenziali visitatori potrebbero voler avvicinarsi con curiosità mantenendo aspettative adeguate basate sulle intuizioni storiche dei clienti. Coloro che cercano un luogo informale dove esplorare i sapori italiani potrebbero trovare qualcosa di interessante da Ivo da Tommy, anche se la variabilità delle esperienze passate indica che le recensioni potrebbero essere una guida utile quando si decide di visitare.
Ci avevano parlato di questo ristorante e abbiamo deciso per un pranzo tra colleghi di lavoro di andarci. 1 piatto di spaghetti (veramente non cotti) aglio, olio e peperoncino ( di cui non ho trovato traccia) con un aggiunta del tutto personale di basilico (assurdo). 1 piatto di fritto di mare unto tanto da inzupparti le dita per spellare i gamberetti. 1 fetta di cheescake (unica cosa decente, forse perché non propria). Vino della casa, acqua e ponce alla Livornese € 39 un furto e senza scontrino fiscale, vorrei capire se ci faceva anche lo scontrino quanto sarebbe arrivato il conto. UNA COSA DA INCUBO, si meriterebbero una chiusura lenta e dolorosa, con anche una visita delle Fiamme Gialle.