Spesso in tv trasmettono pubblicità in cui si parla di "salumi allevati in Italia", di "carne di prosciutto", di "benessere animale" o di "prodotti del contadino".
Non ci risulta che vengano allevati i salumi o che esista la carne di prosciutto, né che questo tanto decantato "benessere animale" venga rispettato davvero e, qualora lo fosse, la nascita innaturale e indotta, con metodi cruenti paragonabili ad uno stupro a tutti gli effetti di un individuo il cui solo scopo è farne carne da macello, è di per sé già aberrante. Come se poi per un animale, potesse fare differenza se il suo carnefice sia un contadino o un macellaio.
Ci rendiamo conto che suonerebbe perverso affermare con enfasi, come ciò che voi considerate "prodotti"
siano frutto di privazioni, sfruttamento, morti premature, separazione dai propri figli, di povere creature che provano dolore e sentimenti.
Altrettanto controproducente sarebbe dichiarare apertamente che, in realtà, non si tratta di alimenti ma di esseri viventi, la cui vita deve essere rispettata, proprio come quella di qualsiasi altro essere vivente appunto, umano o animale.
Non esiste modo compassionevole per uccidere qualcuno.
Quindi nessun salame, nessun prosciutto, nessuna tagliata, nessun patè, a qualunque specie animale appartenga, sarà mai etico e privo di crudeltà.
Nessun animale sarà mai contento o libero, anche se nutrito in modo biologico e lasciato libero di pascolare se il suo destino sará comunque la prigionia e la consequenziale morte.
Non ci risulta che vengano allevati i salumi o che esista la carne di prosciutto, né che questo tanto decantato "benessere animale" venga rispettato davvero e, qualora lo fosse, la nascita innaturale e indotta, con metodi cruenti paragonabili ad uno stupro a tutti gli effetti di un individuo il cui solo scopo è farne carne da macello, è di per sé già aberrante. Come se poi per un animale, potesse fare differenza se il suo carnefice sia un contadino o un macellaio.
Ci rendiamo conto che suonerebbe perverso affermare con enfasi, come ciò che voi considerate "prodotti"
siano frutto di privazioni, sfruttamento, morti premature, separazione dai propri figli, di povere creature che provano dolore e sentimenti.
Altrettanto controproducente sarebbe dichiarare apertamente che, in realtà, non si tratta di alimenti ma di esseri viventi, la cui vita deve essere rispettata, proprio come quella di qualsiasi altro essere vivente appunto, umano o animale.
Non esiste modo compassionevole per uccidere qualcuno.
Quindi nessun salame, nessun prosciutto, nessuna tagliata, nessun patè, a qualunque specie animale appartenga, sarà mai etico e privo di crudeltà.
Nessun animale sarà mai contento o libero, anche se nutrito in modo biologico e lasciato libero di pascolare se il suo destino sará comunque la prigionia e la consequenziale morte.