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Response from the owner
5 mesi fa
Gentile V, ovviamente ci dispiace che la sua esperienza non sia stata all'altezza, soprattutto considerando l'estremo impegno e dedizione che mettiamo nel nostro lavoro e che ancor di più abbiamo messo negli ultimi mesi date le vicissitudini interne legate alla salute dei nostri dipendenti. Detto ciò, non per giustificazione, ma per tutelare l'impegno dei nostri ragazzi e ragazze voglio riferirle un paio di punti: per noi la cura del cliente è importante, come ha visto il negozio era pieno, questo anche perché molti dei nostri clienti diventano anche nostri amici e amiche, mai ci permetteremmo in maniera immatura di comportarci come da lei descritto. A maggior ragione la ragazza mora che si chiama Giada che è una delle persone più serie e professionali che abbiamo avuto nel nostro gruppo da 10 anni a questa parte. Giada le ha dato correttamente l'indicazione che aveva richiesto, inoltre, il suo ruolo durante la mattinata è quello di gestire centinaia di ordini, è molto concentrata, motivo per cui ci sono altre 2/3 persone che si occupano di dare indicazioni ai clienti. Infine, sappiamo che non è ovvio, anche per questo abbiamo appeso DUE GROSSI CARTELLI che danno indicazioni sul servizio bar e sull'asporto e abbiamo incollato su ogni tavolo un QR CODE con le indicazioni, non abbiamo altro modo per cercare di rendere i nostri servizi il più accessibili possibile. Riguardo alla smorfia da lei descritta, è molto probabile che fosse fatta alla collega del bar più che a voi o a sé stessa infatti ci prendiamo spesso in giro anche con delle battute per alleggerire un giorno che per noi è molto pesante (il sabato). Quella mattina, inoltre, ci stavamo facendo delle linguacce perché purtroppo un nostro ragazzo ha avuto un incidente (fortunatamente non grave) e sul nostro gruppo ci aveva mandato un selfie che era rientrato a casa, facendoci una linguaccia, intorno alle 9 del mattino. Noi ci scusiamo con lei, ma p rima di trarre conclusioni affrettate, sarebbe bene che tutti (noi compresi) ci mettessimo nei panni di chi lavora e immaginare che ci sia una vita dietro il lavoro.