Camavitè

Gentile Francesco,Rispondo con piacere alla Sua recensione,Ho letto con attenzione la Sua recensione di ieri sera ed anche la Sua recensione aggiornata.Sono felice che il posto Le sia sembrato “fantastico”, anche se a quanto pare si è fermato lì. Il resto del commento, infatti, sembra più uno sfogo personale che un’opinione costruttiva.Partiamo da un dato oggettivo: il vino da 40€, che Lei stesso definisce “giustificato per davvero”, rappresentava oltre il 30% del conto. Quindi parlare di “furto” per un totale di 120€ suona un po’ forzato, se non volutamente esagerato.Il coperto da 4,50€ comprende tovagliato in stoffa, mise en place curata e servizio (a proposito, indecente per quale motivo? alla cassa non ha espresso nessuna lamentela, anzi). Sappiamo che non tutti danno valore a questi dettagli, ma sono parte integrante dell’esperienza. Vivo abitualmente a Milano, lavoro e collaboro stabilmente in almeno 3 locali e conosco benissimo (per fortuna) la realtà di cui parla e non mi sembra sia la stessa che descrive nella Sua recensione. Se davvero a Milano, dove dice di vivere, trova tutto questo a costo zero, mi faccia sapere: siamo curiosi di visitare un posto tanto miracoloso!Le cozze, che definisce “niente di che”, sono preparate a mano una per una, con ripieno artigianale e pecorino di estrema qualità e sono, probabilmente, le più apprezzate della provincia. La tartare di ricciola fresca era da 100g, non 50. Continuo a chiedermi, imperterrito, da dove tragga le Sue misure. I gin tonic sono serviti con distillati di qualità e toniche di altrettanta e conosciuta qualità e venduti a quelli che sono i prezzi di mercato.Non usiamo ghiaccio Hoshizaki (ha fatto bene ad aggiungere l'H nell'aggiornamento della recensione) , è vero, ma se la qualità di un servizio si giudica da questo, forse il problema non è nel bicchiere, ma nell’approccio.Lei cita altri ristoranti e dice che da noi ha speso troppo, salvo poi aggiungere che “in un trabucco avrebbe speso uguale”. Quindi il punto non è quanto ha speso, ma dove.E questo dice tutto: non è una questione di prezzoCi tengo, inoltre, anche io a specificare quanto bene si mangi nei posti che ha citato: li conosco tutti, con alcuni di loro ho condiviso momenti di vita professionale e la stima che ho nei confronti di tutti e 4 i ristoranti che ha nominato é immensa.Poi l’affondo finale, che sfocia nell’offesa: “Vincenzo lavora solo con turisti non italiani che si fanno fare un bel buco in testa”.Peccato che il 90% dei nostri clienti sia italiano, molti dei quali locali - della provincia - e affezionati da anni. Essersi trovati accanto ad un tavolo di tedeschi e inglesi non modifica questa statistica. Le sue parole, oltre che offensive, sono semplicemente false.Noi non lavoriamo per convincere chi viene con l’idea di giudicare a prescindere.Lavoriamo con passione, serietà e rispetto. Per il territorio, per i nostri prodotti, per i nostri ospiti.E no, non siamo qui per fregare nessuno. Chi ci sceglie con onestà lo sa bene. Chi cerca di screditare con tanta leggerezza, invece, dice molto più di sé che di noi.Aggiungo, per chiudere: per una mia presa di posizione, evito nella maniera piû categorica qualsiasi tipo di offesa nei Suoi confronti e La invito con estremo piacere di nuovo ad un nostro tavolo, nella speranza di riuscire a farLe passare una splendida serata.qui i miei riferimenti per qualsiasi altra esigenza +393487131883/[email protected],Vincenzo