Siamo entrati in questo bar per bere due birre. Nessuna lista e nessun prezzo esposto. Al momento del pagamento ci ha chiesto 10 euro per due Peroni quando invece pochi minuti prima ad un altro cliente aveva chiesto 3,50 per la stessa consumazione ma comprensiva di sacchetto di patatine. Abbiamo subito capito che al turista viene applicato un prezzo differente (cioè maggiorato) rispetto ad un avventore del posto. La giustificazione che la titolare ci ha dato aveva il gusto del “pietoso”. Vieste è una bella città ma se avete voglia di ristorarvi scegliete un altro bar. SCONSIGLIATISSIMO Food: 1 Service: 1 Atmosphere: 1
M
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Me stesso4 mesi fa su Restaurant Guru
Siamo stati in questo bar recentemente e la nostra esperienza è stata estremamente deludente. Ci hanno fatto pagare due Peroni 5€ ciascuna. È evidente che i clienti con l'accento del posto pagano la birra 2,50€, mentre noi, che venivamo da fuori, l'abbiamo pagata il doppio. Quando abbiamo espresso le nostre rimostranze, ci è stato detto che si trattava di un club di giocatori di carte e che solo i soci pagavano le birre 2,50€.
Vorremmo sottolineare che, secondo la normativa italiana, i club devono avere delle regole chiare che stabiliscono che solo i soci possono accedervi e questa informazione deve essere ben indicata. Non è stato assolutamente il nostro caso, visto che siamo entrati senza alcun problema e senza essere avvertiti della differenza di prezzo. L'insegna all'esterno indicava chiaramente "Bar" e non "Club privato".
È stato patetico il modo con cui, una volta colta sul fatto, la barista ha tentato di giustificare la situazione. Per di più, ha coinvolto un cliente abituale del locale, che ignaro di tutto, si è trovato suo malgrado e imbarazzato a cercare di aiutare la barista nelle sue falsità.
Un locale è libero di vendere le birre al prezzo che ritiene opportuno, tuttavia non accettiamo la discriminazione avvenuta nei nostri confronti solo perché eravamo turisti, considerati facili da spennare.
L’atteggiamento scorretto di persone come questa barista fa sì che i turisti se ne vadano con un cattivo ricordo del luogo, contribuendo a parlare male della destinazione. È ironico come questi stessi operatori poi si lamentino della mancanza di turisti
Vorremmo sottolineare che, secondo la normativa italiana, i club devono avere delle regole chiare che stabiliscono che solo i soci possono accedervi e questa informazione deve essere ben indicata. Non è stato assolutamente il nostro caso, visto che siamo entrati senza alcun problema e senza essere avvertiti della differenza di prezzo. L'insegna all'esterno indicava chiaramente "Bar" e non "Club privato".
È stato patetico il modo con cui, una volta colta sul fatto, la barista ha tentato di giustificare la situazione. Per di più, ha coinvolto un cliente abituale del locale, che ignaro di tutto, si è trovato suo malgrado e imbarazzato a cercare di aiutare la barista nelle sue falsità.
Un locale è libero di vendere le birre al prezzo che ritiene opportuno, tuttavia non accettiamo la discriminazione avvenuta nei nostri confronti solo perché eravamo turisti, considerati facili da spennare.
L’atteggiamento scorretto di persone come questa barista fa sì che i turisti se ne vadano con un cattivo ricordo del luogo, contribuendo a parlare male della destinazione. È ironico come questi stessi operatori poi si lamentino della mancanza di turisti