AzzurroDue Mare & Ristorante

Gentilissimo Antonio,Felici di essere stati all’altezza delle sue aspettative, La ringraziamo per averci apprezzati!

Ha dimenticato di citare un dettaglio fondamentale: é almeno dai primi di marzo che il Suo fidanzato mi sta perseguitando via WA (a locale chiuso) ‘millantandosi’ -lui si- per cliente affezionato e proponendomi -con la scusa di venire a cena- di acquistare tovaglie, asciugamani e divise professionali, che peraltro già possiedo: senza avermi mai accennato (tanto era l’interesse per la cena) di essere vegano.Dopo tante insistenze, una delle prime sere concesse -mea culpa- all’apertura, chiaro che un ristorante di pesce non investe le proprie scorte per l’organizzazione di una cena lampo non già vegetariana (come contemplato nel menu’) ma perfino…vegana! Da cui le sole voci disponibili -che peraltro non eravate obbligati ad accettare- riferiteVi nel canale di comunicazione da Voi prescelto: non una telefonata a voce (come normalmente si conviene per definire un dettaglio importante o fondamentale) ma via WA: come se chi lavora passasse l’intero pomeriggio del sabato a chattare con perditempo e sconosciuti.Anche per la scelta dei vini, che non era così sfornita come la Sua cattiveria vorrebbe indurre a far credere ai Suoi lettori, Le ricordo che la più parte delle nostre -fin troppo numerose- etichette, essendo il locale un ristorante stagionale sulla spiaggia, deve ancora essere ordinata.L’ampolla da Lei citata si chiama Decanter e il contenitore in cui è stata deposta per mantenerla in fresco si chiama Frappeuse e siccome il vino, come Lei stessa in mia presenza ha avuto modo di appurare -sia al naso che al palato- era perfetto, non ho avuto motivo di cambiarlo.Il capello della ‘saponetta’, adeguata alle dimensioni di ciò che normalmente è un contorno -e che Lei cautelativamente ha ordinato in una sola porzione (da dividere “in due”) rendendosi però poi conto che sarebbe stato più saggio ordinare “per due”- è stato un incidente, di cui ci siamo scusati e di cui è stata risarcita, ma che non avrebbe comunque spostato di una virgola il Suo complessivo giudizio della serata: vista la copiosa proliferazione di dettagli negativi attentamente selezionati nel Suo accurato racconto.Sono tuttavia convinta che l’incidente più grave sia stato quello non aver dato gancio, al Suo fidanzato, di propinarmi i prodotti della Ditta per cui lavora - di cui per correttezza non cito il nome - e di cui, sinceramente -dopo avere constatato personalmente l’arroganza palesata, non solo a me al momento dell’ordine, ma al personale stesso nell’esserVi spostati, senza neppure chiedere, il tavolo in centro sala e rovesciando il vino sulla tovaglia - mi sono completamente dimenticata. E questo Vi dice tutto.Detto questo, preciso che:1. Non siamo intenzionati ad acquistare tovaglie usa e getta in quanto prediligiamo quelle di qualità, in stoffa.2. Se acquisteremo in un prossimo futuro asciugamani per la spiaggia ad uso della nostra Clientela, ci rivolgeremo a fornitori professionali e qualificati (e non al Suo fidanzato)3. Quanto a divise ne abbiamo in abbondanza (e con marchio registrato) ma che, vista la natura del nostro locale, sono prettamente estive: se il personale cosi gentile che La serviva indossava tuttavia le felpe é perché la sera del vostro arrivo (e particolarmente a quell’ora) c’era freddo e vento e sono fermamente convinta dell’importanza di anteporre la salvaguardia della loro salute alla vacuità della Sua recensione. Per la medesima ragione, si può dedurre perché lo scontrino -dopo che Lei, restata per più di un’ora a sbaciucchiarsi al tavolo con il Suo fidanzato, tanta era la Sua noia per il servizio- era già pronto al nostro tavolo al momento dei Suoi reclami finali, a ridosso dell’obbligatoria chiusura fiscale di cassa entro la mezzanotte: che forse a Lei non interessa ma a noi si.N.B. Cortesemente, ricordi al Suo fidanzato di rimuovere il mio numero di telefono dalla Sua rubrica e di rivolgersi, nel futuro, ad altri locali per tentare di ampliare il proprio portfolio Clienti.