L'osteria si trova in una bella posizione sull' lungolago e merita sicuramente 4 su 5, ha anche un plateatico all' ingresso e un terrazzino piuttosto intimo al primo piano, dove si trova la cucina a vista, molto moderna che fa' un bello stacco dallo stile pulito ma retrò da osteria ,più elegante ma pur sempre minimalista e lo si nota nella mise en place dove troviamo un tavolo spoglio senza tovaglia di legno che sicuramente può passare solo per via del fatto che si identifica come osteria, personalmente non ho rimpianto particolarmente Tovaglie coprimacchia che rischiano di appesantire troppo il locale invecchiandolo solo. Il personale, o meglio la cameriera che ci ha servito non si è trovata impreparata ed è stata molto professionale ma non rigida, molto bene direi, mentre il ragazzo appare un po' meno accomodante e servizievole, sicuramente la ragazza ha avuto una preparazione scolastica alberghiera.Bene l'accoglienza. Carina l'idea del menu nella scatola con foto antiche ma rimango piu per un menù ben rilegato e più classico anche per un fatto di comodità e fruibilità, e a tal proposito un appunto doloroso sulla carta dei vini, davvero troppi e creano parecchia indecisione e il fatto che sia su tablet a differenza del menu delle pietanze è anche un incongruenza spiacevole oltre che scomoda perché ti perdi tra le pagine digitali. Il mio consiglio per tanto è di fare un menù cartaceo ben diviso e con segna pagine e legenda a questo punto, viso l'esagerata scelta di etichette. Inoltre con una cantina così un sommelier sarebbe gradito e semplificherebbe la scelta al cliente.La cucina... Io mi aspeto di meglio da un locale che dovrebbe essere ben rodato. La cura nell' impiattamento e nella forma c'è, si presentano abbastanza bene niente di scenografico e forse è meglio cosi.La nota dolente è stata il gusto del pescato del giorno, parecchio insipido, io lo avrei lavorato in modo diverso, va bene naturale ma la spinta ci vuole e risultava purtroppo troppo piatto nel gusto ma soprattutto il sale se si vuole servire anche al naturale ci deve essere e non essere totalmente insipido. Sarebbe bastato anche solo sale e del pepe per renderlo molto più appetibile e purtroppo per me è una brutta mancanza.Il carpione buono, marinatura eccellente, mentre sul affumicato la consistenza risultava parecchio gommosa e per cui difficile anche solo da fare a bocconi tagliandola. Si deve essere asciugato troppo all' aria, l'ideale è tenerlo nel sottovuoto e scalopparlo prima di impiattare già così da evitare il problema della consistenza Gli gnocchi con erborinato di capra e barbabietola molto bene.Dessert discreti e molto classici. Una cosa che ho apprezzato è stato il menù di cortesia perché comunque certe galanterie e tradizioni non le trovo sbagliate nel 2022. Soprattutto se il camerie capisce se è una serata romantica di coppia , mentre se si è in una tavolata tra amici e amiche il menù di cortesia non ci dovrebbe essere chiaramente.Nel complesso bene. Posto piacevole, rilassante, il verde inglese scuro dei muri fa una bella atmosfera anche se si è all'interno e non per forza fuori dove ti godi più il lungolago e la vista. Da rivedere la cucina e soprattutto fare più attenzione al gusto e consistenze anche delle focaccine che piuttosto se del giorno prima meglio dare meno ma buono in tavola. Un ristorante già che si vuole presentare in un certo modo, poi però nei piatti ci vuole un po' più di impegno e concentrazione. Solo la cucina per me vale due stelle se ottima. Su 5 stelle 1 stella l'hanno persa per le mancanze della cucina che ho detto, e l'altra per la carta dei vini e altri piccoli dettagli. 3 stelle generose, ingnorando un po' i modi bruschi del titolare in chiusura. Da rivedere i modi del personale maschile insomma, imparare a porsi un po' meglio coi clienti con stile un po' più professionale. Il vino scelto era ottimo e servito bene dalla ragazza. Piccola pasticceria, un bel gesto sempre gradito, niente di particolarmente ricercato e il servizio da caffè un po' troppo vintage ma ok. Si può riprovare.