Torino, nel cuore del Nord Ovest dell’Italia, è stata la prima capitale italiana, dal 1861 al 1865. È molto vicina alla meravigliosa catena montuosa delle Alpi, che si erge sul confine con la Francia. L’etimologia del suo nome deriva da “montagna” perché i latini consideravano provenienti dalle montagne le tribù celtiche dei Taurini che la fondarono 2.400 anni orsono. La città fa parte del cosiddetto triangolo industriale insieme a Genova e Milano ed è un importante snodo commerciale, industriale e culturale. Torino è una città dalla ricca e lunga storia e vanta numerose gallerie d’arte, musei e teatri. È famosa in tutto il mondo per la sua magnifica architettura barocca, rococò, neoclassica e Art Nouveau, molto legata ai fasti della casa reale dei Savoia e della loro corte. A Torino si trova il più grande mercato all’aperto d’Europa, quello di Porta Palazzo, e vi hanno sede la Fiat, la Lancia e l’Alfa Romeo. Qui si trova anche la Sacra Sindone, il lenzuolo di lino lungo più di 4 metri sul quale è impressa l’immagine di un uomo crocefisso, ritenuta il sudario di Gesù Cristo.
La cucina tipica di Torino risente dell’influenza della Francia e della Liguria, ed è caratterizzata da piatti dal sapore ricco e intenso; da non perdere assolutamente sono i tradizionali numerosi antipasti, i primi di pasta all’uovo, risotto, lumache e i dessert. Leggi la nostra guida per scoprire i migliori ristoranti dove provare i piatti della tradizione a Torino.
A Torino, troverai moltissimi antipasti gustosi che non ti dimenticherai più: tomini elettrici (piccole forme di formaggio cremoso condite in vario modo), carne cruda (a fette sottilissime o tritata) da mangiare coi grissini, inventati proprio a Torino, e naturalmente, i tramezzini. I tramezzini sono dei mini sandwich economici e gustosi formati da due fette di pan carré tagliate in due farcite con prosciutto, tonno e carciofini, paté di olive e chi più ne ha più ne metta. Perfetti con l’aperitivo, uno dei posti più famosi dove provarli è il Caffè Mulassano, che li serve fin dal 1925.
Questa pasta ripiena tipica del Nord Italia è stata creata nel Quattordicesimo secolo. Il ripieno è solitamente a base di carne ma talvolta può anche essere di pesce, verdure o formaggio. I ravioli si mangiano solitamente al sugo o in brodo.
In questa città dalla fortissima tradizione culinaria, inizialmente la pasta era un piatto dei poveri; veniva preparata con farina di grano tenero e uova e condita con formaggio e verdure. Piatti come i tajarin e gli agnolotti si mangiavano solo nelle feste comandate, mentre arricchivano spesso la mensa dei nobili. I tajarin sono dei tagliolini all’uovo che si mangiano con burro e salvia o ragù e, nella stagione giusta, con il prelibato tartufo bianco d’Alba mentre gli agnolotti sono la versione piemontese dei ravioli, pasta all’uovo ripiena di carne di vario tipo e di verdura. Se vuoi provare degli agnolotti eccezionali vai al ristorante Raviolhouse.
Torino è considerata la vera e propria capitale italiana del cioccolato. Fu Paul Caffarel, un cioccolataio torinese, a preparare nell’Ottocento la prima versione di un cioccolatino incartato usando cacao, acqua, vaniglia e zucchero. Una ventina di anni dopo, al suo socio Michele Prochet venne l’idea di aggiungere le nocciole alla pasta di cacao e presentò questi nuovi cioccolatini in occasione del carnevale del 1865, chiamandoli gianduiotti perché hanno la forma del cappello di Gianduja, la maschera di Torino. La gente si innamorò subito di questi deliziosi cioccolatini e del connubio tra il cacao e la nocciola tipica delle Langhe, da cui anni dopo nacque anche la famosissima Nutella. Oggi si possono trovare meravigliosi gianduiotti in tutte le migliori cioccolaterie e caffè di Torino.
Questo piatto viene anche chiamato con il termine francese originario di vitel tonné e non è altro che girello di vitello ricoperto da una salsa a base di tonno. Il Vitello tonnato è conosciuto fin dal XVIII secolo e si prepara facendo marinare la carne nel vino bianco per poi bollirla e servirla a fette sottili ricoperta da una salsa cremosa a base di tonno, capperi e acciughe. Vai alla Trattoria Alle Lavagne per assaggiare questo e altri gustosi piatti che uniscono tradizione e creatività.
Il risotto è un piatto tipico del Nord Italia, dove nelle estese pianure vi è una grande produzione di riso. Si usano varietà di riso a chicchi grossi e affusolati e lo si cuoce con brodo di carne, pesce o verdure. Insaporiscilo col vino bianco e, a seconda degli ingredienti, fallo mantecare col parmigiano. Aggiungi lo zafferano se vuoi che sia giallo.
Le aree pianeggianti del Piemonte sono ricche di risaie, dove si producono varietà tradizionali quali l’Arborio o il Carnaroli (a grana corta, ideali per preparare risotti cremosi) o altre più esotiche come il Riso Venere (un riso nero dalle sfumature violette molto aromatico). In Piemonte è quindi d’obbligo provare il tradizionale risotto, specie quello ai funghi porcini e il risotto al Barolo, preparato con il più famoso dei vini piemontesi. Classico primo della tradizione torinese e piemontese, devi assolutamente provare le splendide versioni che ne fa il ristorante Caciucco.
Ti piacciono i dessert? Il Bonet è un'altra sensazionale specialità che dovresti provare a Torino se hai un debole per i dolci. Il suo nome in piemontese significa “berretto”, così chiamato perché tradizionalmente si preparava in stampini di rame che ricordavano il cappello da cuoco. Le prime notizie su questo dolce risalgono al XIII secolo, anche se la ricetta originale non conteneva ancora il cacao arrivato poi dalle Americhe. Il bunet odierno è a base di cacao, rum, amaretti, latte, uova, zucchero e caffè espresso. La sua preparazione è molto lunga perché va fatto cuocere a bagnomaria e lasciato poi raffreddare e messo in frigorifero. Fatti una pigra passeggiata per andare poi a goderti questa meraviglia in qualsiasi ristorante.
Il bollito misto piemontese è ricchissimo e abbondante e si prepara utilizzando vari tagli di manzo, tra cui anche la lingua e la coda, oltre a gallina, cotechino e zampini di maiale. Servito attingendolo direttamente dal brodo aromatico in cui è stato preparato, il Bollito misto è così saporito e sostanzioso che l’ideale è mangiarlo nei mesi più freddi dell’anno. Puoi andare a gustare questo e altri appetitosi piatti tradizionali piemontesi al ristorante L’Acino, che ha ricevuto il riconoscimento Bib Gourmand della Guida Michelin per il miglior rapporto qualità-prezzo.
Bicerin è il termine piemontese per “bicchierino” ed è una bevanda nota fin dal XVIII secolo, quando Alexandre Dumas lo elogiava nei suoi romanzi. Il Bicerin è costituito da tre ingredienti, presentati a strati in un bicchiere: caffè espresso, cioccolata calda e panna. L’omonimo caffè Al Bicerin serve questa deliziosa bevanda fin dall’Ottocento: vieni qui se vuoi provarne la ricetta originale.
I grissini sono un pane secco tipico della gastronomia torinese. I grissini sono dei bastoncini allungati che possono essere stirati o arrotolati, all'olio o all'acqua. la loro origine risale al XVI secolo quando un panettiere li produsse a Torino per un principe dei Savoia dallo stomaco delicato che non tollerava la mollica. Oggi sono un 'must' in qualsiasi ristorante molto usati anche per la preparazione di finger food.
La storia dei grissini risale al XVII secolo, quando il cuoco di corte li preparò per il Duca Amedeo II di Savoia che aveva problemi di digestione. I grissini, preparati “stirando” in lunghe strisce sottili la “ghersa”, la pasta del pane comune torinese, possono anche essere aromatizzati al parmigiano, rosmarino, cipolle o semi di sesamo. Spesso i grissini si mangiano avvolti nel prosciutto crudo come antipasto, ma sono così buoni che si sgranocchiano volentieri anche da soli!
È uno degli antipasti torinesi per eccellenza, solitamente preparato con fettine di manzo sottilissime servite con sopra funghi e parmigiano affettati. La Carne cruda viene condita con olio e pepe (volendo anche limone) ed è buonissima con i grissini. Si consiglia di provare questo piatto meraviglioso allo Scannabue Caffè Restaurant.
Buon viaggio a Torino, e goditi i suoi piatti della tradizione!
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